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Domande Frequenti
Purtroppo non posso promettere un coaching a zero lacrime, semplicemente perché il pianto è il linguaggio primordiale del neonato/bambino piccolo. Sicuramente quello che non propongo è il metodo del pianto: non vi chiederò mai e poi mai di lasciar piangere il vostro bambino da solo in un letto ed in una stanza buia e di andare a vederlo ad intervalli sempre più lunghi. Vi chiederò, invece, di stare vicini al vostro bambino, finché non si addormenta. Questo vorrà dire che se piange, starete lì ad assisterlo e soprattutto potrete capire che tipo di pianto è e rispondere prontamente.
In media due settimane, ma per alcune famiglie può volerci più tempo. Le tempistiche sono dettate soprattutto dallo stato di salute del bambino, che durante il coaching può avere problemi con i dentini, o avere un piccolo virus o attraversare dei picchi di sviluppo motorio/cognitivo. Queste variabili possono rallentare un coaching.
Hai mai visto casi come il nostro? Fino ad ora ho aiutato poco meno di 200 famiglie, nessuna di loro era un "caso disperato"! Inutile dire che ogni famiglia è un microcosmo, dentro il quale girano milioni di interazioni, emozioni, sensazioni... Di sicuro quando accompagno una famiglia personalizzo al massino il mio supporto, in modo tale da poter raggiungere gli obiettivi nel miglior modo possibile. L'essenziale sarà sempre concentrarsi sulle problematiche esistenti, cercare di accettarle e condividere al massimo i pensieri, le sensazioni e le emozioni. Con il giusto impegno, si può risolvere qualsiasi situazione, per arrivare al tanto meritato riposo per tutti!
Assolutamente no! A seconda dell'età del bambino e all'avviso del pediatra, vedremo insieme se possiamo gradualmente, con un metodo molto dolce, eliminare le poppate notturne, ma solo quelle! finché la mamma e il bambino vogliono allattare, devono farlo, non sarà di certo un coaching del sonno a deciderlo!
Da subito! molti studi hanno evidenziato come prima si inizia e più benefici si hanno il rapporto genitore-figlio. Da insegnante di massaggio, consiglio molto ai genitori di fare un corso, anche solo per imparare come gestire il male al pancino o il pianto di fine giornata. Da giorno 2, insomma, fate le vostre ricerche per vedere quale insegnate di massaggio è più vicina a casa vostra. Se vivete a Ginevra, potete contattarmi direttamente e verrò a casa vostra ad insegnarvelo!