Scopriamo insieme i benefici del massaggio neonatale e come può essere una risorsa per tutti i genitori.

Nel 2017 ho iniziato il mio percorso per diventare un’istruttrice di massaggio neonatale. Racconto spesso ai genitori che seguo giornalmente di quanto sia stata importante per me questa formazione, per i benefici che il massaggio neonatale dà a bambini e genitori. 

Inoltre perché ha chiuso un cerchio e mi ha fatto capire cosa significhi davvero scambiare affetto con il proprio figlio e avviare un rapporto d’amore che a volte non si produce automaticamente. 

Tantissimi genitori, infatti, quando si trovano per la prima volta con un bébé tra le braccia, non sanno bene da dove iniziare: come prenderlo, come curarlo, come comportarsi con lei/lui. In casi più estremi, alcuni non riconoscono e/o non accettano l’idea di essere diventati genitori, per ragioni diversissime o per patologie di tipo psicologico.

Chiaramente un corso di massaggio neonatale non è di certo riservato solo ai genitori in difficoltà: anche se siamo diventati per la prima, seconda, terza, quarta volta ( o anche di più !) genitori e ci sentiamo benissimo nel nostro ruolo, il massaggio può solo rafforzare la nostra gioia e le nostre capacità di comunicare con il linguaggio dell’amore.

Ma vediamo insieme i più importanti benefici del massaggio neonatale:

Favorisce l’attaccamento genitore-figlio

Nelle primissime settimane, come vi anticipavo nell’introduzione, si costruiscono le basi per un rapporto sicuro genitore/figlio. In inglese si chiama bonding, derivante dal verbo “to bond”, che vuol dire legare, vincolare, attaccare.

In puericultura ha trovato spazio per, appunto, definire l’attaccamento tra i genitori e i loro bébé: quella situazione, cioè in cui il genitore con le sue azioni anche pratiche tra cui cullare, accarezzare, nutrire, consolare e, più concretamente, lavare, vestire, portare a passeggio, giocare, interagire etc pone le basi per passare dei messaggi al bambino che, a quel punto, si sente accolto e capito.

Queste azioni, però, sono prettamente fisiche, pratiche, appunto, e la maggior parte di noi riesce a farle in automatico. L’altra faccia della medaglia del bonding, allora, riguarda la sfera prettamente emotiva di entrambe le parti:

  • guardare il nostro piccolo
  • accarezzare la nostra bambina
  • parlagli dolcemente e dirgli costantemente quanto siamo felici di averlo tra le braccia
  • sorriderle
  • stringerlo forte quando piange
  • stare a contatto pelle a pelle
  • massaggiarla

sono tutte azioni che stimolano le endorfine, ci fanno sentire bene e passano al bebè quei messaggi non verbali e non scontati che riempiono tutti gli emisferi dell’attaccamento.

Rimedio anti “coliche”

Durante un corso di massaggio ci viene insegnato a massaggiare il ventre. I movimenti di tale massaggio aiutano moltissimo ad attenuare i fastidi delle coliche che, nella stragrande maggioranza dei bebè arrivano intono al secondo mese.

In molti tentano di spiegare le coliche del neonato, dividendosi in due categorie: c’è chi considera le coliche un fenomeno reale e chi, invece, asserisce il contrario.

Anche io credo che nella stragrande maggioranza dei casi confondiamo le coliche con il destress che il bambino mette in atto nelle ore serali: al calar del sole, infatti, il neonato inizia ad essere molto propenso al pianto.

Questo è legato da una parte alla sua immaturità neurologica per cui sente il bisogno di scaricarsi da tutte le emozioni e le sensazioni che ha provato durante il giorno. Dall’altra, caricandosi dell’ansia del genitore, che diventa apprensivo alla sera a causa della stanchezza ma soprattutto per la preoccupazione di come andrà la notte, tende a rifletterla come uno specchio.

Con il massaggio del ventre, allora, si va ad agire su due fronti: da un lato si ristabilisce l’equilibrio emotivo di entrambe le parti e dall’altro lato, se ci sono effettivamente coliche dovute ad aria presente nel pancino, la meccanica dei movimenti del massaggio permetterà sicuramente all’aria di fuoriuscire.

Promuove il rilassamento

Incentivando il rilassamento sia del genitore che del bambino, è molto utile fare qualche sequenza di massaggio durante la routine della nanna.

In genere consiglio di massaggiare le gambine, perché è la parte che i bebè si lasciano massaggiare più facilmente, anche quando sono stanchi. In alternativa, il massaggio del ventre o della schiena. Una parte del corpo è più che sufficiente, in quando non vogliamo rendere troppo lunga la routine stessa.

Conclusioni

Questi sono solo tre esempi di vantaggi offerti dal massaggio. Come avrete di certo capito, vi invito davvero a prendere contatto con l’insegnate più vicina a voi, per apprendere tutta l’altra miriade di elementi positivi che un corso di massaggio potrebbe portare nelle votre vite da genitori.

Per gli italiani a Ginevra, offro anche sessioni domiciliari, oltre a quelle di gruppo (visita qui se sei interessato).

Altrimenti, rivolgetevi al consultorio familiare più vicino o chiedete alla vostra ostetrica o al vostro ginecologo di mettervi in contatto con l’istruttore/istruttrice più vicino a voi! 

Dall’Italia, potete chiamare anche la sede AIMI più vicina (ecco il loro sito). 

Non ve ne pentirete! 😊

Quanti di voi hanno fatto un corso di massaggio neonatale (individuale o di gruppo)?

Come vi siete trovati?

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